Difficoltà di reperire locali per la farmacia in zona con residenza sparsa e stagionale: legittima una rizonizzazione a ridosso del centro abitato
In caso di difficoltà nel reperire di locali per l'apertura della farmacia, essendo la zona ubicata in una periferia caratterizzata da abitati sparsi e stagionali, legittimamente il Comune procede a revisionare la pianta organica ponendo il confine tra le sedi più a ridosso della zona densamente abitata
Massima
Farmacia – difficoltà nel reperimento locali per l'apertura – zona caratterizzata da abitati spersi e stagionali – revisione pianta organica – spostamento confine a ridosso della zona più densamente abitata - legittimità
La sede farmaceutica posta a concorso straordinario e rimasta inopzionata per anni, viene infine assegnata ma non aperta a causa della difficoltà nel reperire locali all'interno della zona di competenza, sita in un ambito periferico caratterizzato da caseggiati sparsi e stagionali. A seguito di tale situazione il Comune procede a revisionare la pianta organica, spostando a ridosso della parte del Comune più densamente popolata il confine della zona della nuova farmacia. Il farmacista limitrofo, a cui è stata sottratta una significativa parte della propria zona per ricomprenderla in quella della farmacia da aprirsi, ricorre allora al TAR, indicando, tra l'altro: - che il Comune avrebbe dovuto prendere in considerazione la possibilità di cambio di destinazione d'uso di alcuni locali presenti nella zona originariamente spettante degli assegnatari, - che avendo sensibilmente modificato la zona originaria della sede posta a concorso il Comune ha violato la par condicio tra i concorrenti del concorso straordinario, - che non vi erano i presupposti per modificare le zone tenuto conto che non vi era stato mutamento del numero e dell'ubicazione della popolazione residente.
IL TAR respinge il ricorso indicando che la pianta organica farmaceutica deve perseguire l'interesse pubblico mediante canoni di congruità, legittimità e ragionevolezza e che, in base a tanto, deve ritenersi corretta la ridefinizione dei confini delle zone ove emerga, col passare del tempo, una sopravvenuta disfunzionalità della pianificazione effettuata, tale da non rispondere più all'interesse pubblico. Poste tali premesse, ne discende che l'impossibilità di apertura per mancanza di locali disponibili nella zona o, addirittura, anche per la difficoltà di reperirne, giustifica una nuova zonizzazione capace di garantire il potenziamento dell'assistenza farmaceutica ai cittadini (riguardo alla "difficoltà" nel rinvenire locali quale presupposto sufficiente per la rizonizzazione, tuttavia, è da registrarsi un orientamento non univoco, come dimostra la sentenza del TAR Potenza del 18 gennaio 2024, secondo cui è necessaria un'indisponibilità assoluta ed oggettiva).
Agganciandosi alla sentenza del Consiglio di Stato del 12 aprile 2023, allora, il TAR ribadisce il principio secondo cui con la riperimetrazione (ovvero con una revisione della pianta organica che preveda una rizonizzazione) al fine di facilitare l'apertura della sede, l'Amministrazione coniuga il criterio della ottimale distribuzione sul territorio delle sedi con l'esigenza di assicurare alle nuove farmacie una collocazione concretamente realizzabile (sia dal punto di vista della reperibilità dei locali, sia da quello dell'attrattiva nei confronti dell'utenza).
Sulla base di tali valutazioni la sentenza conclude ritenendo l'operato del Comune legittimo in quanto il criterio ispiratore delle scelte discrezionali assunte non è né illogico né irrazionale, tenuto conto che l'obiettivo della normativa vigente non è quello del massimo decentramento bensì della massima accessibilità/equa distribuzione territoriale delle farmacie (CdS Sezione Terza n. 4374/2021).
Avv. Tommaso di Gioia
Patrocinante dinnanzi alle Magistrature Superiori, già docente nel Corso di Alta Formazione in Diritto Sanitario dell'Università di Bari, componente del Comitato degli Esperti della Scuola di Aggiornamento e della Scuola di Formazione Forense dell'Ordine degli Avvocati di Bari
Commento
TAR Palermo/sentenza del 18 dicembre 2023
Difficoltà di reperire locali per la farmacia in zona con residenza sparsa e stagionale: legittima una rizonizzazione a ridosso del centro abitato
In caso di difficoltà nel reperire di locali per l'apertura della farmacia, essendo la zona ubicata in una periferia caratterizzata da abitati sparsi e stagionali, legittimamente il Comune procede a revisionare la pianta organica ponendo il confine tra le sedi più a ridosso della zona densamente abitata
Massima
Farmacia – difficoltà nel reperimento locali per l'apertura – zona caratterizzata da abitati spersi e stagionali – revisione pianta organica – spostamento confine a ridosso della zona più densamente abitata - legittimità
La sede farmaceutica posta a concorso straordinario e rimasta inopzionata per anni, viene infine assegnata ma non aperta a causa della difficoltà nel reperire locali all'interno della zona di competenza, sita in un ambito periferico caratterizzato da caseggiati sparsi e stagionali. A seguito di tale situazione il Comune procede a revisionare la pianta organica, spostando a ridosso della parte del Comune più densamente popolata il confine della zona della nuova farmacia. Il farmacista limitrofo, a cui è stata sottratta una significativa parte della propria zona per ricomprenderla in quella della farmacia da aprirsi, ricorre allora al TAR, indicando, tra l'altro: - che il Comune avrebbe dovuto prendere in considerazione la possibilità di cambio di destinazione d'uso di alcuni locali presenti nella zona originariamente spettante degli assegnatari, - che avendo sensibilmente modificato la zona originaria della sede posta a concorso il Comune ha violato la par condicio tra i concorrenti del concorso straordinario, - che non vi erano i presupposti per modificare le zone tenuto conto che non vi era stato mutamento del numero e dell'ubicazione della popolazione residente.
IL TAR respinge il ricorso indicando che la pianta organica farmaceutica deve perseguire l'interesse pubblico mediante canoni di congruità, legittimità e ragionevolezza e che, in base a tanto, deve ritenersi corretta la ridefinizione dei confini delle zone ove emerga, col passare del tempo, una sopravvenuta disfunzionalità della pianificazione effettuata, tale da non rispondere più all'interesse pubblico. Poste tali premesse, ne discende che l'impossibilità di apertura per mancanza di locali disponibili nella zona o, addirittura, anche per la difficoltà di reperirne, giustifica una nuova zonizzazione capace di garantire il potenziamento dell'assistenza farmaceutica ai cittadini (riguardo alla "difficoltà" nel rinvenire locali quale presupposto sufficiente per la rizonizzazione, tuttavia, è da registrarsi un orientamento non univoco, come dimostra la sentenza del TAR Potenza del 18 gennaio 2024, secondo cui è necessaria un'indisponibilità assoluta ed oggettiva).
Agganciandosi alla sentenza del Consiglio di Stato del 12 aprile 2023, allora, il TAR ribadisce il principio secondo cui con la riperimetrazione (ovvero con una revisione della pianta organica che preveda una rizonizzazione) al fine di facilitare l'apertura della sede, l'Amministrazione coniuga il criterio della ottimale distribuzione sul territorio delle sedi con l'esigenza di assicurare alle nuove farmacie una collocazione concretamente realizzabile (sia dal punto di vista della reperibilità dei locali, sia da quello dell'attrattiva nei confronti dell'utenza).
Sulla base di tali valutazioni la sentenza conclude ritenendo l'operato del Comune legittimo in quanto il criterio ispiratore delle scelte discrezionali assunte non è né illogico né irrazionale, tenuto conto che l'obiettivo della normativa vigente non è quello del massimo decentramento bensì della massima accessibilità/equa distribuzione territoriale delle farmacie (CdS Sezione Terza n. 4374/2021).
Normativa
Riferimenti
Collegamenti
Per visualizzare la sentenza/l'atto normativo è necessario accedere al sito.
Accedi al sito oppure compila il modulo di registrazione ora.